In questo mese di sole e di mare, ho portato con me diversi libri di cui vi parlerò nei prossimi giorni.
Vorrei darvi solo una breve anticipazione dei titoli così se qualcuno di voi, al rientro dalle vacanze non sapesse cosa leggere, potrebbe farsi una rapida idea.
Naturalmente parto con quelli che mi hanno convinto di più:
Oceano Mare
Di Alessandro Baricco, come ho già avuto occasione di dire, ho letto soltanto due opere (Novecento e Castelli di rabbia, quest'ultimo anche recensito qualche giorno fa) ma il suo stile mi ha così affascinata da convincermi a leggere tutti i suoi romanzi. E per capire appieno l'evoluzione dell'autore nei suoi scritti, vorrei procedere leggendo tutte le opere in ordine cronologico.
Ecco il perchè della scelta di "Oceano mare", romanzo che parla di solitudine e di mare, portatore di vita e di morte. Un romanzo che descrive la vita e le vicissitudini di molti personaggi bizzarri, tutti in qualche modo legati alla locanda Almayer.
La Banalità del male
"La Banalità del male" è un saggio scritto da Hannah Arendt, che ho letto su consiglio di mio figlio.
L'autrice, filosofa storica e scrittrice viene inviata a Gerusalemme dal New Yorker per assistere al processo contro il nazista Adolf Eichmann. In questo libro dettagliato e complesso la Arendt spiegherà le origini della carriera di Eichmann ed il suo ruolo nelle deportazioni, fino ad esprimere il suo pensiero sulla genesi del male.
Libro consigliatissimo, pur non essendo una lettura distensiva.
Scritto da Sara Rattaro "Non volare via" è un romanzo lieve e commovente che tratta il tema della disabilità e delle relazioni familiari.
E' la storia di Matteo, bambino audioleso, della sorella Alice, ragazzina forte e sicura di sè che sarà per Matteo una sorta di angelo custode e della loro madre Sandra.
E soprattutto è la storia di Alberto, padre di Matteo che un giorno decide di volare via per fuggire dalle sue responsabilità.
Ho amato questo romanzo dalla prima all'ultima pagina e mi ha commosso nel profondo.
Sempre in argomento di disabilità, questo romanzo di Jojo Moyes tocca un tema contrastante e molto discusso: quello dell'eutanasia.
Lou è una ragazza di ventisei anni che dalla vita ha ancora tutto da imparare; Will è un uomo che di anni ne ha trentacinque e che di cose da insegnare ne ha tante, perchè prima di essere costretto a vivere inchiodato su una sedia a rotelle, aveva conosciuto la ricchezza, il successo ed il rischio.
Pur non essendo in linea con il pensiero dell'autrice, per l'epilogo della storia, è un libro che consiglio perchè mette di fronte il lettore a domande sulla vita e sulla morte. Si legge d'un fiato.
Chesil Beach
Minuzioso resoconto della prima notte di nozze di due giovani sposi all'inizio degli anni sessanta; paura, desiderio, senso di colpa e vergogna sono solo alcune delle sensazioni che si respirano tra le pagine di questo romanzo, oserei dire perfetto.
Romanzo molto breve ma che contiene al suo interno tutte le angosce di generazioni e generazioni di ragazzi che fino alla vigilia della rivoluzione sessuale sono arrivati psicologicamente impreparati ad un passaggio così importante della vita.
Chesil Beach
Minuzioso resoconto della prima notte di nozze di due giovani sposi all'inizio degli anni sessanta; paura, desiderio, senso di colpa e vergogna sono solo alcune delle sensazioni che si respirano tra le pagine di questo romanzo, oserei dire perfetto.
Romanzo molto breve ma che contiene al suo interno tutte le angosce di generazioni e generazioni di ragazzi che fino alla vigilia della rivoluzione sessuale sono arrivati psicologicamente impreparati ad un passaggio così importante della vita.
Anna Premoli è una sorta di Sophie Kinsella all'italiana, ma se su una scala di uno a dieci i romanzi della Kinsella mi sono piaciuti otto, a questo della Premoli darei un sei.
La storia è quella di Kayla, giornalista di New York, che viene trasferita per lavoro in un paesino sperduto dell'Arkansas. Qui, con il suo tacco dodici, outfit inadeguati e richieste di long drink tipicamente newyorkesi, farà l'incontro più importante della sua vita: quello con il principe azzurro.
Una storia scontata ed una visione della donna tutta fronzoli e irriducibilmente single, che personalmente non condivido.
Tutto sommato, a parte quest'ultimo libro, le letture di Agosto non sono state niente male.
Ve ne parlerò più dettagliatamente nelle mie prossime recensioni.
Buona lettura!
La storia è quella di Kayla, giornalista di New York, che viene trasferita per lavoro in un paesino sperduto dell'Arkansas. Qui, con il suo tacco dodici, outfit inadeguati e richieste di long drink tipicamente newyorkesi, farà l'incontro più importante della sua vita: quello con il principe azzurro.
Una storia scontata ed una visione della donna tutta fronzoli e irriducibilmente single, che personalmente non condivido.
Tutto sommato, a parte quest'ultimo libro, le letture di Agosto non sono state niente male.
Ve ne parlerò più dettagliatamente nelle mie prossime recensioni.
Buona lettura!
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