martedì 23 agosto 2016

Recensione di: "Non ti addormentare" di S.J. Watson - Un vuoto con la vita intorno

Per tutti coloro che avessero a disposizione ancora qualche giorno di ferie e tempo da dedicare alla lettura, vorrei consigliare questo bel thriller scritto dall'autore inglese S.J.Watson dal titolo "Non ti addormentare.

La storia è quella di Christine, una donna di quarantasette anni che a causa di un incidente ha perso la memoria. Purtroppo la donna soffre di una forma di amnesia assai rara, per cui ogni volta che si addormenta il suo cervello si resetta ed al risveglio non ricorda più nulla di sè (non a caso il titolo originale del libro è Before I go to sleep).

Ogni mattina, quando si sveglia Christine vede un uomo che non conosce sdraiato al suo fianco, vede un viso riflesso nello specchio che sembrerebbe non essere il suo ed ogni volta si chiede cosa le stia succedendo. 

Le risposte - sempre le stesse - le arrivano da un uomo che sostiene di essere suo marito Ben. Egli ogni santa mattina le ripete con un frettoloso e sbrigativo rituale cosa le è successo, le mostra la casa e le impartisce ordini e compiti da svolgere mentre lui lavora. La posizione di Ben è subito molto chiara: non vuole più sottoporre la moglie a nuove terapie o cure visti gli scarsi risultati ottenuti in passato. In pratica la condanna a vivere segregata in casa.

L'incontro con il Dott. Nash però, medico psichiatra che contatta Christine all'insaputa del marito, cambierà la vita a questa donna. Consigliandole di tenere un diario ogni giorno, cosa non semplice nè scontata perchè presuppone di doversene ricordare, appunto, costringerà la donna a porsi una serie di interrogativi inquietanti: ad esempio perchè scrive "non fidarti di Ben" sul diario? E perchè poi non dovrebbe fidarsi di chi da ben diciotto anni si prende cura di lei così amorevolmente e con totale spirito di abnegazione? Perchè sembrerebbe non esserci nessun altro familiare o amico, oltre a Ben? E infine, chi è il Dr. Nash e da dove è sbucato fuori?

Attraverso le pagine scritte da Christine si conoscerà, ogni giorno qualcosa di più di lei, del suo passato e soprattutto del suo incidente. La ricerca di se stessa la riporterà a Brighton, in una camera d'albergo, là dove tutto era cominciato e tutto si era interrotto. 

Christine è un personaggio molto ben caratterizzato. L'autore è stato molto bravo a dipingere il tormento e l'inquietudine di chi perde la propria identità ogni mattina: perchè se la nostra vita è un libro che scriviamo giorno dopo giorno, con le nostri esperienze, i nostri incontri ed i nostri ricordi, quello di Christine è ancora un libro tutto da scrivere, pieno di fogli tristemente bianchi che se aperto, trasmette solamente un enorme senso di vuoto. 

"A un tratto mi rendo conto che nella mia vita c'è un allora, un prima, anche se non so dire prima di cosa, e un adesso, e che fra questi due estremi c'è soltanto un lungo silenzioso vuoto che mi ha condotta qui, a lui e me, in questa casa."

L'amnesia in tutte le sue forme è stata ampiamente ripresa in libri e film ma in questo romanzo l'autore lo fa con tale efficacia da consigliarvi di spendere qualche ora in compagnia di Christine e Ben. 

Buona lettura!  

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