venerdì 5 agosto 2016

Recensione di: "Io Che Amo Solo Te" di Luca Bianchini - L'altra Metà della Mela

Agosto, periodo di vacanze, giornate stesi al sole o sotto l' ombrellone. Il libro giusto? Semplice, veloce e spensierato? Io che amo solo te.

Innanzitutto è ambientato in un piccolo angolo di meraviglia tutta italiana, Polignano a mare; e se tu sei sdraiato a leggere all'ombra, con una leggera brezza che ti accarezza la pelle, sognando di essere proprio li, in quel paesino tutto bianco arroccato sulle rocce, stai già una favola.
E poi, la storia corre via veloce, la lettura è scorrevole.

Chiara e Damiano sono due ragazzi in procinto di sposarsi da li a poche ore - ed infatti i preparativi per il matrimonio fanno da sfondo all'intera vicenda narrata - ma entrambi vivono la paura per il passo che stanno per compiere. Turbati dai dubbi e dall'incertezza finiscono per cedere entrambi ai propri istinti. Ma la vera storia d'amore, pur tormentata, non è questa.

No. La vera storia d'amore é quella tra la madre della sposa - Ninella - ed il padre dello sposo - Don Mimí. I due, che avevano avuto una grande storia d'amore da giovani, non si erano potuti sposare a causa del fratello di lei, arrestato per contrabbando. E si sa, in un paesino dell'Italia meridionale un matrimonio tra il re delle patate e la sorella di un contrabbandiere non può esistere.
"Ninella era la donna della sua vita perché era l'amore della giovinezza. E nessun sentimento, più dell' amore assomiglia alla giovinezza."
Così entrambi sposano due persone che non amano. Entrambi formano la loro famiglia ma nessuno dei due é felice. Alla vigilia del matrimonio Don Mimí, silenzioso e triste pensa alla sua vita ed a quella cui andrà incontro Damiano:
"A suo figlio aveva insegnato i piccoli calcoli piuttosto che i grandi sogni e ora anche lui correva il rischio di vivere un'esistenza non diversa dalla sua, sempre e solo potenzialmente felice. Perché. Se non ami la donna che sposi, i figli non ti basteranno a compensare quella mancanza."
Ninella, a sua volta, vive l'attesa di rivedere Don Mimí come una ragazzina, pensando che potrà rivivere l'emozione di essere ancora tra le sue braccia, fosse anche solo per un ballo.

Accanto a questi personaggi principali, vanno ricordate anche le figure di contorno come Nancy, la sorella della sposa, Orlando, fratello dello sposo e naturalmente Matilde, moglie di Don Mimí, detta la "first lady" che tra tutti è, a mio parere, la figura più amara, perché sinceramente innamorata del marito ma ben consapevole della passione di Mimí per Ninella.

E allora, come dicevo, la storia é semplice, ma non priva di elementi su cui fermarsi a riflettere: le convenzioni, il conformismo, il non si fa, sono la causa dell'allontanamento tra Ninella e Don Mimí. Ma se nel disegno cosmico due persone sono destinate ad appartenersi, prima o poi convenzioni o meno, saranno destinati a ritrovarsi.
Riusciranno a stare insieme per sempre? 
Da questo libro è anche stato tratto il film campione di incassi con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti.

BUONA LETTURA!

{Io che Amo solo te, Luca Bianchini, Edizione Mondadori, Pagine 262}

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