martedì 27 settembre 2016

Recensione di: "Un giorno perfetto per innamorarsi" di Anna Premoli - Un Déjà vu

Ho deciso di leggere questo romanzo dopo aver terminato "La Banalità del Male" di Hannah Arendt. Avevo bisogno di qualcosa di semplice, distensivo e che mi impegnasse poco la testa dopo una lettura così impegnativa.

La scelta è ricaduta su questo romanzo di Anna Premoli, scrittrice di grande successo che ha vinto il premio Bancarella nel 2013 con il suo libro "Ti prego lasciati odiare". Mi sono lasciata convincere dai numeri, visto che i libri di questa autrice vendono sempre migliaia di copie ed ho dato inizio alla lettura.

Senza dubbio posso dire che è stata riposante e facile ed in questo ha risposto perfettamente al compito cui doveva assolvere, tuttavia ho trovato la trama scontata e banale, i personaggi privi di spessore e soprattutto già visti.

Ma veniamo alla trama.

Kayla è una giornalista di New York che recensisce bar e locali alla moda di Manhattan per il giornale per cui lavora. Un giorno, il redattore capo di Kayla le propone di trasferirsi per un mese intero in Arkansas, per condurre un'indagine sullo shale gas e preparare un pezzo su un argomento di grande rilievo nazionale, permettendole così di far fare un balzo in avanti alla sua carriera.

Pur odiando la campagna, da cui peraltro lei stessa proviene, Kayla accetta e si trasferisce ad Heber Spring, ospite di una vecchia zia che vive in una casetta tutta fiorellini e merletti e che si sente ancora una ragazzina, tanto da tingersi i capelli di blu ed essere ancora in perfetta forma malgrado l'età.

Già dall'inizio quindi troviamo il primo déjà vu: una bella ragazza newyorkese e single, tutta locali alla moda e vita notturna, sembra essere - per la sua insana passione per scarpe con tacco dodici e abiti alla moda - la copia sbiadita di Carrie Bradshaw.

Durante il suo soggiorno conosce Greyson Moir, uomo alto, biondo, affascinante e single. Greyson è il sindaco di Heber Spring che conosce Kayla al suo arrivo in paese e tra di loro scocca subito la scintilla. Ma i due, che escono entrambi da storie sentimentali fallite, stanno agli antipodi: tanto è disinibita e pronta a lasciarsi andare a una storia di solo sesso e divertimento lei, quanto è reticente e conformista lui.

Tutta la vicenda verte quindi sul corteggiamento di Greyson che intende sciogliere la cortina di ghiaccio polare del cuore di Kayla e la riluttanza di quest'ultima a lasciarsi andare alle emozioni ed al sentimento, che non vuole nemmeno riconoscere.

E soprattutto la storia è incentrata sull'incessante richiesta di Kayla nei confronti di Greyson di fare sesso, cosa che alla lunga stanca e irrita.

E proprio questo è il secondo déjà vu: sembra che ultimamente un libro per aver successo, almeno di vendita, debba necessariamente contenere vaghe o esplicite allusioni al sesso. E questo romanzo non fa eccezione.

Il lieto fine è assicurato, ma arriva dopo ben trecentodiciassette pagine di noia e reiterazioni.

Insomma di questo romanzo non salvo proprio niente: né l'ironia con cui è stato scritto, che un po' ricorda lo stile di Sophie Kinsella ma che non ha lo stesso effetto, né l'intreccio narrativo debole e banale. Forse posso salvare soltanto l'idea di dare a questa autrice una seconda possibilità, che non si dovrebbe mai negare a nessuno, leggendo un altro romanzo rosa. Magari quello con cui ha vinto il premio Bancarella.

Qualcuno è d'accordo con me?

{Un giorno perfetto per innamorarsi, Anna Premoli, Newton Compton, Pagine 317}
  

5 commenti:

  1. Ciao,eccomi anche qui a commentare la tua recensione :) Ho letto anche io questo libro,attirata dalla fama della scrittrice,ma come te l'ho trovato un po' banale! Sarà anche ironico,ma resta ripetitivo e noioso! Ho faticato a terminarlo!:)

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  2. Grazie per il tuo commento. Siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda.

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  3. Della Premoli ho letto tutti i romanzi, ma non tutti mi sono piaciuti, questo mi ha un po' deluso, perchè anch'io l'ho trovato un po' troppo banale. Mi è piaciuto invece Ti prego lasciati odiare, Come inciampare nel principe azzurro e L'importanza di chiamarti amore. L'unico neo è che, secondo me, la scrittrice, nonostante la sua abilità di creare storie piacevoli, è un po' troppo attaccata al clichè amore/odio

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  4. Beh una seconda chance non si nega a nessuno, per carità. proverò a leggerlo e poi ti farò sapere.
    Ciao :)

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  5. Oh che peccato che non ti sia piaciuto. A me invece è piaciuto moltissimo, ma si sa i gusti sono gusti ed è anche giusto così

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