venerdì 29 luglio 2016

Recensione di "Perdersi" Lisa Genova-L'inevitabile Declino

Perdersi è un commovente romanzo di Lisa Genova che affronta il problema della malattia di Alzheimer, della conseguente paura del futuro e della relazione con i familiari. Da questo libro è stato tratto il film "Still Alice" la cui protagonista principale Julienne Moore ha vinto l'Oscar del cinema nel 2015.


Alice, donna attraente di cinquant'anni, è titolare della cattedra di Psicologia e Linguistica alla Harvard University. E' felicemente sposata con John, biologo, da cui ha avuto 3 figli, ormai indipendenti.

Tutto sembra perfetto nella sua vita: il matrimonio, il lavoro che le ha offerto molti prestigiosi riconoscimenti e l'orgoglio per i figli le cui carriere sono avviate verso il successo. L'unico neo è il rapporto con l'ultima figlia, Lydia, di cui non condivide pienamente le scelte personali e di vita.



Insomma, Alice è una donna realizzata, al culmine della sua carriera e completamente soddisfatta del suo ruolo di moglie e madre.




Inaspettatamente un giorno però tutto questo cambia e il cambiamento è tanto improvviso quanto radicale ed inarrestabile.

Dopo una sessione di jogging, infatti, si accorge di non riconoscere il luogo in cui si trova e di non saper più ritrovare la strada di casa.

"Immaginò il proprio Alzheimer come quell'oceano a Lighthouse Beach: inarrestabile, feroce e distruttivo. Solo che nel suo cervello non c'erano frangiflutti a proteggere dall'assalto i suoi ricordi e i suoi pensieri."



Da quel momento in poi inizia un incubo, un vero calvario per Alice perché la progressiva rapidità con cui la malattia progredisce le tolgono la voglia di vivere.


"Allora, cosa voleva? Sempre che la procedura in vitro funzionasse, voleva vivere abbastanza a lungo da tenere in braccio il bambino di Anna con la consapevolezza che era suo nipote. Voleva veder recitare Lydia in un ruolo che la rendesse orgogliosa. Voleva vedere Tom innamorato. Volevo un altro anno sabbatico con John. Voleva leggere tutti i libri che poteva prima di non essere più in grado di leggere. Fece una risatina, sorpresa per quello che aveva appena scoperto di se stessa. Nella lista non c'era nulla che avesse a che vedere con la linguistica, l'insegnamento o Harvard."


Alice è così angosciata per il suo futuro e per quello della sua famiglia da arrivare a creare un file nel suo computer contenente l'istruzione per farla finita; in un momento di frustrazione, aprirà quel file, salvo poi non riuscire a portare a termine quelle poche e banali istruzioni in esso contenute.




L'autrice è molto brava a descrivere la malattia ed i suoi sintomi e perciò favorisce l'immedesimazione nel personaggio: un attimo prima sei una brillante professoressa di Harvard, ed un attimo dopo sei un qualcuno che vive in una sorta di stato neuro-vegetativo, circondata da persone estranee, che non riconosci e che non ricordi di aver mai conosciuto in passato.

Ecco, questo racconta Lisa Genova, e lo fa con grazia e rispetto, nonostante la drammaticità dell'argomento.

BUONA LETTURA!

{Perdersi, Lisa Genova, Edizione Piemme, Romanzo, Pagine 293}

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